
Cosa succede ai nostri account, alle foto, ai messaggi e ai file quando non ci siamo più? L’eredità digitale è un tema che va ben oltre la semplice gestione di password e accessi.

È una questione profondamente umana, che intreccia tecnologia, affetti e il diritto di decidere come vogliamo essere ricordati nel mondo virtuale: mentre le nostre vite si riversano sempre di più online, pianificare il destino della nostra identità digitale diventa un atto di cura e responsabilità verso chi resta.
Affrontare oggi la pianificazione dell’eredità digitale significa proteggere i nostri cari da complicazioni burocratiche e, soprattutto, da decisioni difficili in un momento di grande fragilità.
Come professionisti di Onoranze Funebri LANZANI, siamo qui per guidarti in ogni fase, offrendoti supporto umano e professionale per affrontare questo aspetto della perdita con serenità. Non esitare a contattarci per ricevere ulteriori informazioni!
Il valore nascosto della nostra vita online
Quando pensiamo all’eredità, la mente corre a beni materiali come case o conti correnti: ma il nostro patrimonio digitale, pur essendo immateriale, ha un valore inestimabile, che si manifesta su più livelli.
Il patrimonio affettivo e relazionale
Il vero tesoro della nostra eredità digitale risiede nelle connessioni umane che essa custodisce.
- Archivi di ricordi: gallerie fotografiche su cloud, video di famiglia, chat con gli amici più cari. Questi file non sono semplici dati, ma frammenti di vita che permettono a chi rimane di mantenere vivo il legame.
- Testimonianze di pensiero: blog personali, post sui social network, email scambiate nel tempo. Questi contenuti raccontano chi eravamo, i nostri valori, le nostre passioni e il nostro modo di vedere il mondo.
- Reti di contatti: le nostre rubriche e le liste di amici online rappresentano la mappa delle nostre relazioni, un aiuto prezioso per i familiari che devono comunicare la notizia della scomparsa.
Il patrimonio economico e professionale
Accanto al valore affettivo, esiste un patrimonio digitale con un impatto economico concreto, spesso sottovalutato.

- Asset finanziari: criptovalute, conti PayPal, saldi su piattaforme di e-commerce e crediti di gioco sono veri e propri beni economici che richiedono una gestione attenta.
- Proprietà intellettuale: domini web, blog monetizzati, canali YouTube con migliaia di iscritti, opere creative e progetti professionali archiviati online. Lasciarli in stato di abbandono può significare una perdita economica per gli eredi.
- Accessi a servizi: abbonamenti a servizi di streaming, software in licenza e utenze online. Senza una gestione post-mortem, questi account possono continuare a generare addebiti indesiderati.
Pianificazione attiva: un atto di responsabilità
Ecco perché la gestione dell’eredità digitale non può essere lasciata al caso: le policy delle piattaforme sono diverse e spesso complesse, e la legislazione è ancora in evoluzione. Agire in anticipo è l’unico modo per garantire che le nostre volontà vengano rispettate.
Creare un inventario digitale sicuro
Il primo passo è creare un elenco completo ma sicuro dei propri asset digitali. Non si tratta di scrivere le password su un foglio di carta, ma di utilizzare metodi più strutturati.
Nominare un “esecutore digitale”
Scegliere una persona di fiducia che si occupi della gestione del tuo patrimonio digitale è fondamentale. Questa figura, nota come esecutore digitale o contatto erede, avrà il compito di attuare le tue disposizioni.
- Chi scegliere: opta per una persona che non solo sia di tua totale fiducia, ma che possieda anche una minima dimestichezza con la tecnologia.
- Cosa comunicare: parla apertamente con la persona scelta. Spiegale dove trovare le informazioni necessarie (senza condividere direttamente le password) e quali sono i tuoi desideri per ogni account.
- Formalizzare la nomina: se possibile e se i tuoi beni digitali lo richiedono, formalizza questa scelta attraverso un mandato post mortem o includendo disposizioni specifiche nel tuo testamento, consultando un professionista legale per assicurarti che la procedura sia valida.
Le piattaforme e l’intelligenza artificiale: nuovi scenari

Molte piattaforme permettono già di pianificare il futuro dei propri dati.
- Google (Gestione Account inattivo): consente di stabilire un periodo di inattività dopo il quale l’account può essere eliminato o i dati condivisi con contatti eredi preselezionati.
- Apple (contatto erede): permette di nominare una persona che potrà accedere ai dati del tuo ID Apple dopo la tua scomparsa, previa presentazione di un certificato di morte.
- Meta (Facebook e Instagram): offre la possibilità di scegliere se l’account debba essere eliminato o trasformato in un profilo commemorativo, gestito da un contatto erede.
L’Intelligenza Artificiale e i “deadbot”: potremo lasciare un’eredità interattiva?
Concludiamo con un altro esempio, che sta diventando sempre più comune: l’IA sta introducendo la possibilità di creare “deadbot”, cioè “ricostruzioni digitali” di una persona defunta per simularne le conversazioni. Questa tecnologia solleva importanti questioni etiche.
- Consenso e rappresentazione: chi ha il diritto di creare un alter ego digitale di una persona? E come garantire che l’IA rispetti fedelmente la sua personalità, senza creare una versione distorta che potrebbe causare ulteriore dolore ai familiari?
- Elaborazione del lutto: interagire con una versione digitale di chi non c’è più può aiutare o ostacolare il processo di elaborazione del lutto? È una domanda aperta, la cui risposta è strettamente personale.
Onoranze Funebri LANZANI e i servizi funebri online: una risorsa che gestiamo con professionalità
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